Poesia sul virus

Non ci sono battaglie

nemmeno uno sparo

Il cielo è vestito d’azzurro,

le nuvole corrono

ed il vento accarezza

le prime spighe verdi di grano.

Non ci sono ne il freddo

ne le scarpe povere

con la suola di cartone

Non manca un pasto caldo,

un letto o un tetto.

Eppure chiudendo gli occhi

c’è odore di guerra

e

quando li riapri

tutto è vuoto.

In un mondo assuefatto al rumore

questo silenzio è assordante.

E’ questa la voce della natura?

o forse è quella di Dio?

La primavera soffia sulla nostra pelle

e sulle nostre anime,

ci lascia a ciò che siamo,

minuscoli granelli di sabbia

in uno sterminato universo.

Siamo terra e acqua,

aria e fuoco.

Il sole risplende ad oriente.

Il passato non è più,

il futuro non è ancora,

il presente un inafferrabile attimo

che dura in eterno.

Pubblicato da ANDREA LUZZI

Sono un poeta contemporaneo perso nel mondo delle parole

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